Caterina Sbrana, nata a Pisa nel 1977, dopo studi classici, studia restauro di dipinti a Perugia, prosegue la propria formazione all’ Accademia di Belle arti di Carrara con Omar Galliani. Nel 2003 riceve la menzione speciale al Premio Nazionale delle Arti, Roma, per Ofelia di fango. Del 2008 è la personale Organica, Sakros, Carrara. Nel 2009 la Tetrapak di Modena ospita Earth and Water e acquisisce le opere nella propria collezione. Nel 2011 fa parte del progetto Open Studios del CCC Strozzina di Firenze ed è tra gli artisti italiani emergenti alla 54° Biennale di Venezia, Tese di San Cristoforo, Venezia. Tra le mostre recenti: Osservazione della natura in stato di quiete, 2012, Museo M. Marini, Firenze, dove espone i lavori a succo d’erba e fango sulle planimetrie di Google Earth, A private Geography, 2013, Syracuse University in Florence, che raccoglie i disegni tracciati con capsula di papavero; A Matilde, 2014 a cura di Omar Galliani, Canossa, Remake, interpretazioni contemporanee della Ragazza con l’orecchino di perla, 2014 Galleria Spazio Testoni a Bologna e Fondazione Terruzzi Villa Regina Margherita a Bordighera (Im).
Vive e lavora a Pisa.